Criticammo il Concordato,
ma se fosse rispettato
or saremmo ben contenti.
Questi preti prepotenti
l’hanno fatto a pezzettini.
Sia Bagnasco che Ruini
che l’amato Benedetto,
un magnifico terzetto,
l’han violato senza che
fra i politici lacché
uno almeno intervenisse.
Mentre fu l’apocalisse
quando qualche buontempone
vergò la sua opposizione.
Scese primo nell’arena
un tal di Sampierdarena
che vergò: “Bagnasco, attento,
perché ancora fischia il vento!”
ed in più “Vergogna!” e “Trans!”
per la rabbia dei suoi fans.
Nella chiesa del Gesù,
a Torino, un belzebù
scrisse che son assassini
sia Bagnasco che Ruini,
aggiungendo sul muretto
ch’è un nazista Benedetto.
Anche a Napoli e a Bologna
qualchedun scrisse: “Vergogna!”
a Ratzinger e al Bagnasco
che fu il cappellan col basco
dell’esercito italiano.
A Firenze fu un toscano,
certo un gran figlio di troia,
a vergar: “Bagnasco boia!”
Nel cattolico paese
tutti han preso le difese
della santa gerarchia
e han scordato Porta Pia.
Con il dito sul grilletto
scortan l’uom di Benedetto
quattro poliziotti armati,
al suo fianco inginocchiati
anche quando dice messa,
mentre chi è laico confessa
d’esser molto divertito
se qualcun verga un graffito
come sacrosanto sfogo.
Ma se scrivon: “Papa al rogo!”,
e a Palermo l’hanno scritto,
anche il laico non sta zitto
e protesta duramente.
“Anche per un non credente
è la scritta troppo audace?”
“No, la griglia non gli piace,
preferisce il fritto misto.”
Sia lodato Gesù Cristo.
Carlo Cornaglia |