Approfittando
delle note tragedie internazionali, lo spregiudicato direttore della
rivista Confronti ne ha messa a segno un'altra delle sue.
Con un'abile mossa di marketing ha strappato una intervista al noto
giornalista presenzialista Magdi Allam per potersi fregiare anche
del suo nome e lo ha piazzato al primo posto.
Poi ha tirato fuori dal cappello due fantomatici arabi che si chiamano
(indovinate un pò...) uno Mustafà e l'altro Maometto.
Uno di questi ci spiega che gli arabi erano dei grandissimi astronomi
perchè, per capire quando doveva iniziare il ramadan, alzavano
gli occhi al cielo e controllavano se la luna era piena (sic!).
Secondo voi, sulla Luna ci sono andati gli americani o gli arabi?
Poi, uno che non si capisce se si chiama Luigi o Sandro ci viene
a raccontare che il Papa è favorevole al dialogo perchè
una volta che è andato a farsi una gita in Marocco affermò:
"Abbiamo molte cose in comune, come credenti e come uomini."
Come credenti sembra che gli abbia rifilato la solita storia dell'unico
Dio, ma non ci è dato di sapere cosa abbiamo in comune "come
uomini". Vorremmo sperare che non si trattasse di una battuta
triviale.
Sempre per convincerci che le chiese cristiane vedono di buon occhio
il dialogo con l'islam, tale Brunetto Salvarani ci propina degli esempi
favolosi: La Fondazione Agnelli (già che c'era poteva anche citare il
dopolavoro della Renault) e il Cadr del cardinale Martini (no Martini
no party).
Caro ex-direttore di Confronti, non prenderci per il....naso.
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