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Non c'è più religione
(viaggio sulle strade della fede) |
Esiste solo lo humour ebraico o anche in abito cristiano è possibile ironizzare sulla propria religione? E le chiese protestanti, esenti dal principio della scomunica, sono davvero aperte all'ironia e all'autocritica?
Sulla scena, l'esigenza di avere una risposta alla domanda fondamentale sul senso della vita, guida diversi personaggi attraverso un viaggio tra le fedi e le culture, una occasione per conoscere, sorridendo, le differenze tra quanti fanno riferimento alla stessa Bibbia ma poi si dicono cattolici, protestanti o ebrei.
Si incontrano devote signore cattoliche collegate in diretta con la Madonna, spregiudicati predicatori evangelici che con l'aiuto della scienza cercano di compiere il miracolo della resurrezione, oscuri investigatori alla ricerca di Dio per conto di filosofi da quattro soldi. E, mentre si susseguono le testimonianze di fede più disparate, irrompe periodicamente sulla scena il supermarket del religioso con le sue irresistibili proposte di oggetti che formano il kit del perfetto credente.
Il ritmo dello spettacolo procede così in due tempi, uno per riflettere ed uno per ridere. |
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